L’imprevista pioggia di fondi da parte del Ministero per dotare di un computer ed una connessione alla rete le famiglie più disagiate sta creando l’ennesimo ingorgo all’interno delle segreterie scolastiche.
Purtroppo come spesso succede da Roma partono iniziative encomiabili, che poi finiscono inevitabilmente con una frase del tipo: ecco i fondi, ARRANGIATEVI!

Dotare un allievo di un computer non è semplice, inviare un PC nuovo implica che poi chi lo riceve deve preoccuparsi della prima configurazione ed installazione, deve caricare i programmi necessari senza incappare in siti che possono aggiungere malware ( cfr. Softonic ) dovrebbe alla fine ritrovarsi con un computer uguale a tutti gli altri: una vera impresa.
Questo è solo il primo problema, il secondo deriva dalla dotazione del software che dovrebbe essere uguale per tutti, dalla presenza di una password di amministrazione che metta un blocco all’installazione di programmi non per uso didattico, impedendo l’uso di giochi o programmi di streaming che sono fonte di virus. Visto che il computer in questo caso viene deve essere considerato alla stregua di un libro di testo.
Inoltre la fornitura di una connessione internet implica che la scuola debba fare contratti con i provider a nome di chi ? con quale documento di identità? e se da una di queste chiavi partissero informazioni degne di controllo da parte della polizia postale a chi va poi attribuita la responsabilità.
Dulcis in fundo: non ci sono notebook in nessun distributore sul territorio nazionale, in quanto tutte le scuole fanno la medesima richiesta, ma i computer portatili erano finiti già ad inizio quarantena con le forniture per le aziende che necessitavano di postazioni per lo smart working.
Attualmente ci sono previsioni di arrivo per i notebook verso il 16 aprile, e il 10 maggio ma a fronte di 4000 pezzi in arrivo ci sono ordini per 6000.
Si possono fare gli ordini diretti in mepa/consip con quel che si trova, ma nessuno può garantire la consegna nei termini.
Addirittura il ministero consiglia l’uso dei computer utilizzati dalle LIM per essere dati in comodato’uso alle famiglie, ma poi i tempi ed i costi per ripristinarli al loro utilizzo ?
Mi permetto di dare un consiglio in base alla mia modesta esperienza, perchè non usare i notebook presenti negli armadi di ricarica delle classi 2.0 da fornire ai ragazzi, e ordinare dei nuovi portatili con consegna a settembre dove si potranno scegliere prezzi e caratteristiche idonei alle necessità.
Enrico Spedo