Orari d’ingresso scaglionati e un sistema misto tra didattica a distanza e quella in presenza. Numero di allievi contingentato in una stessa classe. Ma anche doppi turni e distanziamento di almeno un metro tra i banchi. Questi i capisaldi a cui stanno lavorando i tecnici del ministero per organizzare la ripartenza dell’anno scolastico.
Se quello attuale pare assodato che non preveda la presenza in aula, per il prossimo Lucia Azzolina sta pensando a un progetto che possa contemperare le esigenza della didattica con quelle della sicurezza sanitaria. Una delle novità che emergono in queste ore è rappresentata dallo scaglionamento degli orari di ingresso. Otto milioni e mezzo di studenti, un milione e mezzo di operatori della conoscenza oltre ai genitori che accompagnano i più piccoli è il problema da affrontare. L’obiettivo, chiaramente, è quello di evitare assembramenti, perché anche nella fase 2 il rischio di contagio sarà molto alto. In quest’ottica si sta ipotizzando di scaglionare l’orario di avvio delle diverse attività: tra le 7.45 e le 9.30.
Alcune scolaresche resteranno a casa e seguiranno le lezioni online, come in queste giorni. Altre ancora andranno di pomeriggio. In quest’ottica, per recuperare più tempo per la didattica, gli istituti saranno aperti anche il sabato. Facile immaginare per studenti e insegnanti l’obbligo di mascherine, guanti e distanza minima di un metro tra ogni banco. Si sta anche valutando come contingentare il numero degli allievi: si ipotizza un tetto di 20 componenti. Con la possibilità che alcuni studenti della stessa classe si alternino in una didattica mista presenza-online. Soltanto un genitore potrà accompagnare a scuola il proprio figlio.
Fonte OggiScuola.it