Come si dovranno organizzare le scuole, quando a settembre si tornerà in classe dopo il Coronavirus, probabilmente con le classi divise per non infrangere il distanziamento sociale imposto dal rischio contagio del Covid-19?
Nel documento realizzato dagli esperti di TecnicadellaScuola.it i nostri esperti Anna Maria Di Falco, Salvo Impellizzeri, Giovanni Morello e Fiorenza Rizzo, vengono spiegati i motivi per i quali nella fine dell’anno scolastico in corso, ad esempio, bisognerà valutare – ovviamente passando per gli organi collegiali – soprattutto lo sviluppo delle competenze chiave dello studente nel suo percorso complessivo: la strada se seguire, quindi, è quella di andare oltre alla mera considerazione delle sole singole prestazioni nelle prove di verifica.
Per settembre, invece, bisognerà rivedere l’organizzazione scolastica, valorizzando l’apporto di tutte le parti coinvolte – studenti, docenti, famiglie, tutto il personale della scuola – e svolgere formazione innovativa in modo organico.
In pratica, non si potrà più fare a meno delle immense opportunità tecnologiche interattive che ognuno, negli ultimi due mesi, è stato costretto a sperimentare (all’inizio anche improvvisando) dalla propria casa.
Inoltre, se si dovesse tornare in classe con didattica in presenza e a distanza alternate (molto probabile nelle classi con 30-35 alunni) bisognerà considerarle non più come un problema da affrontare e da superare, ma come una proficua “esperienza cognitiva aumentata”.
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