Le novità riguardano diversi ambiti, da G Suite a Classroom a Meet, e sono anche parecchio numerose. Saranno implementate nei prossimi mesi o comunque entro la fine del 2021, ma possiamo iniziare a considerarle almeno sulla carta. Oltre ad una nutrita serie di device con Chromebook in arrivo sul mercato da questa primavera.
La prima novità riguarda G Suite for Education, che diventa più flessibile e cambia nome. Si chiamerà Google Workspace for Education, includerà comunque tutti i prodotti già utilizzati al giorno d’oggi come Classroom, Meet, Gmail, Calendario, Drive, Documenti, Fogli e Slide, ma per andare incontro alle diverse necessità di utilizzo sarà disponibile in quattro versioni distinte, che sostituiranno le due versioni attualmente disponibili, ovvero quella gratuita e quella Enterprise.
Una versione gratuita ovviamente rimarrà e si chiamerà Education Fundamentals: non vedrà nessuna rinuncia rispetto a quella gratuita attuale, anzi guadagnerà qualche nuova funzionalità. In alternativa ci sarà una versione Education Standard dotata di strumenti analitici e di sicurezza avanzati per avere controllo, visibilità e informazioni più approfondite.
A entrambe sarà possibile aggiungere un upgrade Teaching and Learning, con funzionalità avanzate di videoconferenza in Google Meet (fino a 250 partecipanti, o live streaming fino a 10.000 spettatori), strumenti add-on di terze parti integrati direttamente in Classroom (come ad esempio Adobe o Kahoot!), possibilità di creare corsi scalabili mediante modelli e di individuare possibili plagi.
Infine, c’è la versione più completa, che si chiama Education Plus e comprende tutti gli strumenti delle altre opzioni, e altre funzionalità aggiuntive, come lo strumento Cloud Search dell’istituto, altri 20 GB di spazio di archiviazione per ogni licenza a pagamento, che si aggiungono ai 100 TB di pool condiviso, la possibilità di trasmettere in live streaming fino a un massimo di 100.000 spettatori.
Nuove funzionalità anche per Google Classroom, che a febbraio 2021 risulta utilizzato da 150 milioni di studenti e docenti (un anno fa erano 40 milioni): sarà possibile comprendere meglio l’impegno di ogni studente e della classe in generale grazie a un apposito strumento di tracking che mostrerà l’ultimo accesso, l’ultimo compito consegnato e l’ultimo commento scritto, ma anche utilizzare Classroom offline per tutti gli studenti con connettività limitata (inizialmente questa funzionalità sarà disponibile solo su Android).
Poiché si è rilevato che molti studenti preferiscono svolgere i propri compiti sul quaderno piuttosto che al pc, è stata migliorata anche la possibilità di scattare foto e inviarle in Classroom per gli utenti mobile, a partire da Android. Lato insegnanti arrivano anche miglioramenti per l’inserimento di voti da mobile e la loro esportazione e una formattazione del testo più ricca. Lato amministratore di sistema sarà possibile anche avere un registro di controllo nella console Admin corredato di attività e dati.
Le novità investono anche Google Meet, utilizzato per le videolezioni. In questo campo sono stati migliorati gli strumenti di visibilità e controllo, inclusa la possibilità di impostare criteri specifici per chi può partecipare alle videochiamate, terminare la riunione per tutti i partecipanti e disattivare l’audio per tutti contemporaneamente.
Non ci saranno limiti di tempo per le riunioni e gli studenti non potranno ricollegarsi a un meeting se il docente ha lasciato l’aula virtuale; gli insegnanti potranno introdurre dei co-moderatori all’interno della lezione virtuale, e sarà possibile avere delle trascrizioni delle lezioni.
Meet funzionerà meglio in caso di larghezza di banda ridotta, per dare la possibilità agli studenti con connessione internet debole di poter continuare a seguire le lezioni; saranno introdotte inoltre le emoji, per permettere agli studenti di interagire in modo leggero senza disturbare la lezione. Durante il 2020, Google ha ospitato tre bilioni di minuti di video-call, e ogni giorno Meet ospita l’equivalente di 1.300 anni di lezioni.
Sarà inoltre lanciato “Learn with Google Arts & Culture”, un portale dedicato a insegnanti, genitori e studenti che riunisce le storie, le conoscenze e i tesori di 2000 istituzioni culturali, nonché strumenti interattivi come la realtà aumentata e il Machine Learning che aiuteranno per rendere l’apprendimento più coinvolgente, giocoso e stimolante.
Saranno disponibili risorse e lezioni messe a punto da esperti nel campo dell’educazione, a tema musica, arte, storia, letteratura, chimica, biologia, storia naturale, geografia e oltre; gli strumenti interattivi puntano a rendere le lezioni più immersive, con realtà aumentata e virtuale, machine learning e modelli 3D.