GreenPass: docenti senza stipendio dopo 5 giorni di assenza

Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il governo ha approvato il nuovo decreto che rende obbligatorio l’uso del Green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Senza il documento sanitario non si potrà salire su navi e traghetti interregionali, con l’esclusione dello Stretto di Messina, e neanche sui treni Intercity e Alta Velocità, come anche sugli autobus che collegano più di due Regioni. 

A spiegare le nuove regole è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm a Palazzo Chigi. “Per quanto riguarda la scuola, siamo già a livelli altissimi di vaccinazioni”, premette il ministro, spiegando che “il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione: il nostro personale è, su base nazionale, oltre l’86%” vaccinato. “Con il commissario Figliuolo stiamo rivedendo i numeri di quelle Regioni che sembrano più bassi, ma stimiamo di essere intorno al 90%”, aggiunge.

Ai professori senza Green pass stop stipendio dopo 5 giorni di assenza

Le novità principali riguardano la scuola e l’università, con l’obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti universitari, un’ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. Prof e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni “è considerata assenza ingiustificata” e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici.

No obbligo di mascherina se tutti gli studenti della classe sono vaccinati 

Sempre per quanto riguarda la scuola, il decreto raccomanda il rispetto del distanziamento di un metro, “salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano” e ribadisce l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con l’utilizzo. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina: per le classi di studenti “che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione”, i protocolli possono prevedere delle deroghe all’obbligo.

Scuola in presenza, stop solo in casi eccezionali

Il decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti. I governatori potranno disporre la Dad solo per “specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione” e “in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.

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